Curiosando tra i blog dei miei compagni mi sono soffermata a leggere quello di elisa dove spiegava il ruolo ed i vari lati della figura del formatore. Anche a me è capitato spesso di sentirmi chiedere dai miei amici e perenti chi fosse il "formatore" e sinceramente ci rimanevo un po' male..a dire il vero anche a me all'inizio era un po' sconosciuta questa figura ma poi con il tempo e soprattutto con alcuni corsi svolti in questi tre anni ho potuto trovare molte risposte ai miei dubbi..
Il formatore ha varie "sfaccettature"...
Il progettista in formazione ha il compito di sviluppare un intervento formativo attraverso l'analisi, l'ideazione e la descrizione di bisogni, finalità, destinatari reali e potenziali, obiettivi dell'intervento, contenuti, metodologie, fasi di svolgimento, tempi..è in grado inoltre di agire autonomamente per individuare e contattare opportunamente quanti hanno ruolo determinante per la formazione del progetto, per dialogare con gli specialisti delle aree da includere nel progetto e per condurre interviste individuali e di gruppo.
Il responsabile di progetto è la persona incaricata di attivare, coordinare e presidiare lo sviluppo di un piano di formazione, valutandone i risultati rispetto agli obiettivi predefiniti.
Il formatore docente è uno specialista di contenuti esperto nei processi formativi, che sa integrare adeguatamente le proprie competenze personali/professionali con le esigenze del percorso formativo affidatogli, per raggiungere gli obiettivi definiti. Presidia le modalità di progettazione, realizzazione e valutazione delle unità didattiche e le variabili d'aula relative alla dinamica di gruppo ed ai rapporti interpersonali. Inoltre è in grado di orientare l'attenzione e la motivazione dei partecipanti, gestendo il clima d'aula e favorendo la partecipazione ed interazione.
domenica 21 dicembre 2008
martedì 16 dicembre 2008
Chi è il formatore?
Il formatore è un docente che opera in contesti pluralistici come strutture aziendali, società di consulenza e di formazione ed è colui che costruisce e rafforza i legami tra il sistema della formazione e quello del mondo del lavoro. Il formatore può curare direttamente il progetto formativo, fare da coordinatore tecnico e pedagogico del progetto o gestire delle azioni formative e valutarne poi i risultati. Il formatore può inoltre operare come libero professionista oppure all'interno di un'impresa, di un'agenzia formativa, di un società specializzata. Il formatore deve possedere una buona cultura metodologico-didattica e competenze/conoscenze nell'ambito sociale, economico e pedagogico. E' importante per essere buoni formatori l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.
La formazione e una sua breve storia
Il concetto di formazione ha molteplici significati e viene usato in diverse discipline. Il suo significato deriva da formare da cui dare forma. Possiamo comunque definire la formazione come un processo finalizzato all'acquisizione e alla diffusione del sapere e delle competenze per la crescita dell'individuo.
La formazione degli adulti può trovare la propria evoluzione italiana legata allo sviluppo delle imprese.
Negli anni '40 e '50 l'imperativo categorico era la produzione e ci si riferiva a concetti come addestramento e formazione professionale.
Nei primi anni '60 appaiono nelle aziende multinazionali i primi programmi di formazione per il management; i formatori sono tecnici e specialisti del know-how aziendale.
Dalla fine degli anni '60 invece nascono i primi centri di formazione (Fiat, Montedison) e la prime associazioni di formatori (AIF); Si afferma così la figura professionale del formatore-coordinatore.
Dal 1977 al 1985 i programmi di formazione manageriale hanno ormai uno sviluppo inarrestabile e compare accanto alla formazione efficace la formazione apparente. Il ruolo del formatore è legittimato nell'organizzazione.
Dal 1986 al 1994 master e corsi di specializzazione post-laurea si moltiplicano e si utilizzano nuove forme di metodologie formative; il formatore si trasforma in un esperto di sviluppo organizzativo.
La formazione degli adulti può trovare la propria evoluzione italiana legata allo sviluppo delle imprese.
Negli anni '40 e '50 l'imperativo categorico era la produzione e ci si riferiva a concetti come addestramento e formazione professionale.
Nei primi anni '60 appaiono nelle aziende multinazionali i primi programmi di formazione per il management; i formatori sono tecnici e specialisti del know-how aziendale.
Dalla fine degli anni '60 invece nascono i primi centri di formazione (Fiat, Montedison) e la prime associazioni di formatori (AIF); Si afferma così la figura professionale del formatore-coordinatore.
Dal 1977 al 1985 i programmi di formazione manageriale hanno ormai uno sviluppo inarrestabile e compare accanto alla formazione efficace la formazione apparente. Il ruolo del formatore è legittimato nell'organizzazione.
Dal 1986 al 1994 master e corsi di specializzazione post-laurea si moltiplicano e si utilizzano nuove forme di metodologie formative; il formatore si trasforma in un esperto di sviluppo organizzativo.
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